È avvenuto come di consueto il confronto fra candidati a Sindaco in vista delle elezioni che si terranno il prossimo 26 maggio al teatro Vittoria Manzoni, così come fu fatto 5 anni fa.
I 5 candidati, che per i primi 25 minuti sembravano 6 con la relazione programmatica dell’associazione VerdeLago, si sono confrontati su alcune tematiche inerenti al turismo, ma sono stati toccati anche i punti più importanti del futuro di Massarosa quali Ambiente e situazione economica.

Premettiamo che un minuto e mezzo per parlare di programmi sono davvero pochi, ma i cinque protagonisti non si sono discostati molto l’uno dall’altro. Tatticismo, proposte simili, toni pacati e poco contraddittorio.
Responsabile anche la formula del dibattito, ma impossibile fare diversamente.

Vi proponiamo una nostra personale opinione esclusivamente sugli atteggiamenti dei candidati durante la serata partendo dai 3 che non fanno parte delle forze che hanno governato:

Coluccini, che in questi 5 anni ha portato avanti l’opposizione all’attuale giunta, voleva nella sua esposizione, evidenziare anche le battaglie portate avanti in questi anni come le “tombe perpetue”, i passi carrabili, quella contro il forno crematorio, perciò i tempi per le azioni future erano oltremodo compressi.

Ha evidenziato che molte delle proposte fatte dagli altri candidati erano già state fatte da lui attraverso mozioni consiliari negli scorsi anni, suscitando una controreplica piccata di Francesco Mauro: “Non facciamone un fatto di chi le ha dette prima”

Ha denunciato il profondo stato di degrado del territorio dovuto soprattutto alla mancanza di fondi, denunciando come questa Amministrazione, della quale Mauro e Simonetti sono estensione, abbia speso male le risorse: “Ci sono pannelli fotovoltaici rotti da tre anni, e invece di avere corrente gratis per la piscina, si sono pagate bollette anche da 70 mila euro”

Vasco Merciadri, seppur non abbia mai parlato di azioni concrete, è stato uno dei più convincenti dal punto di vista dialettico, grazie anche alla sua esperienza da medico e conferenziere.
Ha parlato di Ambiente e salute, raccontando che il comune di Massarosa ha la più alta incidenza di tumori della regione (cosa negata dall’attuale Amministrazione nell’incontro a Piano del Quercione) e ha espresso durante tutta la serata auspici e propositi, ma sottolineando le gravi difficoltà economiche nelle quali versa il comune: “Quando fui scelto, avevo pronto il mio libro dei sogni per Massarosa, ma ahimè, l’ho dovuto trasformare nel libro di quello che si può fare”
Quello che dei 5, ha – secondo noi – avuto l’atteggiamento più genuino non risparmiando nemmeno applausi quando uno dei suoi avversari diceva cose che condivideva.

Denise Fruzzetti, dei 5 quella che ha fatto un pò più di fatica dovuta, ci immaginiamo, all’emozione del primo grande appuntamento politico della sua carriera.
Ha espresso i concetti del suo programma in gran parte gli stessi degli altri – questo vale per tutti – ad eccezione del punto sul “Parco” dove ha dichiarato apertamente di voler uscire.
Ha cercato però di non dare sponda per tutta la sera al candidato di Centro destra, ne per la questione del numero dei vigili ne per la situazione del bilancio, liquidandole con un laconico: “Quando sarò dentro, capirò meglio la situazione”

Ha colpito, evidenziato con molti brusii in sala, l’esternazione nella sua chiusura, dove ha detto che Casapound in un eventuale ballottaggio non è detto che appoggi il centrodestra, dipende dai programmi.

Per quanto riguarda i candidati espressione delle forze che attualmente governano,

Silvano Simonetti, di sinistra comune e Massarosa domani, per lo schieramento di sinistra, ha consumato per tutto il dibattito la sfida con il PD e Francesco Mauro già dalla prima domanda sulla grande distribuzione, dove ha detto che l’amministrazione avrebbe in qualche modo potuto limitare l’apertura dei supermercati con un regolamento edilizio diverso, per tutelare la piccola distribuzione.
Poi ha sfruttato la sua esperienza da politico navigato (da oltre 30 anni sulla scena politica locale) per esporre il suo programma e “tirare la palla in calcio d’angolo” quando necessario, addossando responsabilità agli Enti sovracomunali. Frase replicata da Vasco Merciadri: “troppo semplice addossare responsabilità ad altri. Un sindaco deve essere come un padre di famiglia, deve gestire bene le risorse che ha”

Francesco Mauro, ha pagato anche lui l’inesperienza del momento, è apparso molto emozionato, come normale che fosse, ma ha cercato di esprimere i concetti del suo programma. Ha dato per 2-3 volte assist importanti a Simonetti non capendo che l’altro voleva invece spostare i voti del centro sinistra su di se, cosa che un politico navigato non avrebbe fatto e ha in ogni punto cercato di controbattere alle osservazioni di Coluccini. Sul Bilancio ha detto che la situazione è sostanzialmente sotto controllo tra il rumoreggiare della sala.

Insomma, un confronto all’insegna della tattica, come normale che sia.
Capiremo il 27 maggio se avrà avuto influenza sugli elettori.

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elezioni massarosa

ultimo aggiornamento: 10-05-2019


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